Mitrandir, perche' il mezz-uomo?
Non lo so.
Saruman ritiene che soltanto un grande potere riesca a tenere il male sotto scacco.
Ma non e' cio' che ho scoperto io. Io ho scoperto che sono le piccole cose, le azioni quotidiane della gente comune che tengono a bada l'oscurita'. Semplici atti di gentilezza e amore. Perche' Bilbo Begghins? Forse perche' io ho paura e lui mi da coraggio.
Non avere paura Mitrandir, tu non sei solo.
Ai poi ilia letol, intulidon.
*se tu mai dovessi aver bisogno del mio aiuto, io verro'*
Saturday, December 14, 2013
Lo scontro alla base della felicita'
Al diavolo tutto quello che ho studiato fino ad adesso, che ho pensato fin ora.
Era vero, molto vero. Aveva un fondamento solido, e ragioni buone, ma si trattava pur sempre di una cultura diversa, in cui mi ero immedesimato meglio di molti degli abitanti di quella terra al di la' del continente.
Una terra lontana, e per molti versi ancora non completamente chiara per me.
Moderazione. Armonia. Calma. Controllo. Trattenere i sentimenti e perdurare.
Tutte cose che sono considerate tra le piu' importanti in Giappone, e che io avevo considerato importanti ancora prima di conoscere il Sol Levante.
Ma dopotutto non era cosi'. Non completamente almeno.
Lo scontro, la schiettezza. Lo sbagliare.
Queste non sono cose su cui si ci puo' basare per costruire un legame con qualcuno, ma forse dovrebbero essere inserite all'interno di esso. Nella mia ansia di rispettare gli standard a cui ero una volta arrivato, nella mia voglia di soddisfare gli altri, mi sono dimenticato forse ad un certo punto alla fine, di soddisfare me stesso. Errore gravissimo. Non si puo' dare ragione a tutti, bisogna esprimere opinioni, e cozzare l'uno contro l'altro quando necessario. Eppure e' a quel punto importante imparare la modestia, e il saper scusarsi con sincerita' quando si pensa di aver sbagliato e lo sforzarsi di mostrare il proprio confilitto interiore e gli sforzi che si stanno facendo per adattarsi a coloro che ci circondano.
Dare e avere. Vorrei essere molto meglio di cio' che sono, rispettare la filosofia di Fromm ed essere soddisfatto dal solo dare per la persona con cui sono insieme. Ma non e' sufficiente. Non e' possibile pensare solo di dare dentro di noi e resistere per piu' di un anno o due. Questo diventa solo auto-lesionismo, uno stupido esercizio di compassione. Ed allora cosi' sia.
Sono stufo di fare l'impossibile. Certo questo ha effetti molto positivi su chi mi sta vicino, e sulle persone che amo, ma ha effetti molto negativi su di me. Non sono giapponese, e non ho intenzione di prendermi quella dose di sofferenza che accompagna molti di coloro che nel cinismo hanno abbandonando la speranza.
Io voglio sperare. Sperare che ci sara' sempre un mondo migliore in cui io possa vivere, un angolo di universo per me, dove io possa essere felice. Se qualcuno non vuole stare con me, che cosi' sia. non mi interessa. Ma ci saranno altri, e specialmente ci saro' io, e trovero' la mia via in qualche modo.
Perche' non e' mai troppo tardi per re-iniziare, e dare una svolta al proprio cammino, e trovare un nuovo modo di vivere.
Cosa sono Io per Voi? Non lo so. Speriamo qualcosa di buono.
E speriamo che il nuovo anno ci porti consiglio e magari qualche nuova possibilita'.
Era vero, molto vero. Aveva un fondamento solido, e ragioni buone, ma si trattava pur sempre di una cultura diversa, in cui mi ero immedesimato meglio di molti degli abitanti di quella terra al di la' del continente.
Una terra lontana, e per molti versi ancora non completamente chiara per me.
Moderazione. Armonia. Calma. Controllo. Trattenere i sentimenti e perdurare.
Tutte cose che sono considerate tra le piu' importanti in Giappone, e che io avevo considerato importanti ancora prima di conoscere il Sol Levante.
Ma dopotutto non era cosi'. Non completamente almeno.
Lo scontro, la schiettezza. Lo sbagliare.
Queste non sono cose su cui si ci puo' basare per costruire un legame con qualcuno, ma forse dovrebbero essere inserite all'interno di esso. Nella mia ansia di rispettare gli standard a cui ero una volta arrivato, nella mia voglia di soddisfare gli altri, mi sono dimenticato forse ad un certo punto alla fine, di soddisfare me stesso. Errore gravissimo. Non si puo' dare ragione a tutti, bisogna esprimere opinioni, e cozzare l'uno contro l'altro quando necessario. Eppure e' a quel punto importante imparare la modestia, e il saper scusarsi con sincerita' quando si pensa di aver sbagliato e lo sforzarsi di mostrare il proprio confilitto interiore e gli sforzi che si stanno facendo per adattarsi a coloro che ci circondano.
Dare e avere. Vorrei essere molto meglio di cio' che sono, rispettare la filosofia di Fromm ed essere soddisfatto dal solo dare per la persona con cui sono insieme. Ma non e' sufficiente. Non e' possibile pensare solo di dare dentro di noi e resistere per piu' di un anno o due. Questo diventa solo auto-lesionismo, uno stupido esercizio di compassione. Ed allora cosi' sia.
Sono stufo di fare l'impossibile. Certo questo ha effetti molto positivi su chi mi sta vicino, e sulle persone che amo, ma ha effetti molto negativi su di me. Non sono giapponese, e non ho intenzione di prendermi quella dose di sofferenza che accompagna molti di coloro che nel cinismo hanno abbandonando la speranza.
Io voglio sperare. Sperare che ci sara' sempre un mondo migliore in cui io possa vivere, un angolo di universo per me, dove io possa essere felice. Se qualcuno non vuole stare con me, che cosi' sia. non mi interessa. Ma ci saranno altri, e specialmente ci saro' io, e trovero' la mia via in qualche modo.
Perche' non e' mai troppo tardi per re-iniziare, e dare una svolta al proprio cammino, e trovare un nuovo modo di vivere.
Cosa sono Io per Voi? Non lo so. Speriamo qualcosa di buono.
E speriamo che il nuovo anno ci porti consiglio e magari qualche nuova possibilita'.
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